
1. Questo è il primo lungometraggio della storia a vincere l’Oscar come Miglior film d’animazione. La categoria venne introdotta per la prima volta proprio nel 2002.
2. Mike Myers doppiò Shrek con il suo tipico accento canadese ma non era convinto del risultato finale e così chiese di poterlo ridoppiare con un accento scozzese (quello di sua madre). Questo nuovo doppiaggio costò alla produzione quattro milioni di dollari in più perché gli animatori dovettero mettere mano a diverse scene che non combaciavano più come prima con i dialoghi del protagonista.

3. La storia è tratta dal libro “Shrek!” del 1990 e nel 1991 Steven Spielberg ne comprò i diritti per realizzare un lungometraggio in animazione tradizionale. Dopo la nascita della “Dreamworks” si decise prima di realizzarlo in motion capture con fondali in live action ma gli scarsi risultati agli screen test fecero propendere per una animazione realizzata in CGI.
6. I vari stravolgimenti nella realizzazione del lungometraggio lo resero un progetto alquanto scomodo a metà anni 90 e addirittura lavorarci divenne una “punizione” per gli animatori che sbagliavano qualcosa lavorando a “Il Principe d’Egitto” (1998). Venne anche coniato il termine “Shrekkato” per tutti quelli che finivano a lavorare al progetto dell’orco verde, non sapendo che sarebbe stato in seguito un successo senza precedenti, grazie anche all’aiuto del team di “Z la formica”.
5. Chris Farley registrò praticamente tutti i dialoghi di Shrek ma morì nel 1997 per overdose e così in seguito venne ingaggiato Mike Myers, forte del successo di “Austin Powers”. La produzione inizialmente voleva ingaggiare un imitatore di Farley per completare il doppiaggio.

6. Il ruolo di Fiona venne inizialmente affidato a Janeane Garofalo, ma alla morte di Farley venne congedata. In seguito venne ingaggiata Cameron Diaz.

7. A fronte di un budget di 60 milioni di dollari ne ha incassati quasi cinquecento nel mondo, dando vita ad una saga che vanta al momento quattro film (ne arriverà un quinto) più due spin-off su “Il gatto con gli stivali”.
8. La “Dreamworks” non ha mai confermato ma presubimilmente Shrek si ispira al wrestler degli anni 40 Maurice Tillet, affetto da “acromegalia”.

9. Il nome “Shrek” deriva dal termine in lingua tedesca “schreck” e dal termine in yiddish “שרעק” che significano “paura”, “terrore”.
10. Il personaggio di Ciuchino sarebbe stato modellato invece su Pericles, un vero ciuco di Barron Park, a Palo Alto, in California. In originale la sua voce è di Eddie Murphy.

11. Il film entrò anche nella competizione ufficiale della 54 esima edizione del Festival di Cannes. L’ultimo film d’animazione a concorrere per la Palma d’Oro era stato Peter Pan, 48 anni prima, nel 1953.
12. La canzone principale del film “I’m a believer”, qui nella versione degli Smash Mouth, inizia dicendo: “I thought love was only true in fairy tales”. Ovvero: “Pensavo che l’amore potesse essere vero solo nelle favole”.
13. Nel 2008 è stato realizzato “Shrek – The Musical” a Broadway.
14. Al film hanno lavorato in tutto 500 animatori, guidati dal regista Andrew Adamson, qui al suo debutto. Adamson ha diretto anche il seguito “Shrek 2” per poi passare ai primi due film de “Le cronache di Narnia”.
15. Il New York Times ha inserito il film nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre e nel 2020 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
