12 Curiosità da oscar su “Revenant” (2015)

1. Il film è in parte basato sul romanzo “Revenant – La storia vera di Hugh Glass e della sua vendetta” di Michael Punke ed è parzialmente ispirato alla vita del cacciatore di pelli Hugh Glass, vissuto a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento e che, nel 1823, durante una spedizione commerciale lungo il Missouri, fu abbandonato in fin di vita dai suoi compagni, riuscendo a sopravvivere.

2. Il soggetto è già stato usato da un’altra pellicola, “Uomo bianco va con il tuo Dio” (Man in the Wilderness) del 1971, con Richard Harris nei panni del protagonista.

3. Il primo regista che doveva dirigere il film era il coreano Park Chan-wook (Old Boy) e dopo il suo abbandono al progetto, John Hillcoat (The Road). Hillcoat avrebbe voluto Christian Bale come protagonista.

4. Leonardo DiCaprio accettò di interpretare il protagonista, abbandonando il progetto del film di Danny Boyle su Steve Jobs (ruolo andato poi a Michael Fassbender).

5. DiCaprio si svegliava alle 3 per il trucco prostetico, ha girato in acqua a temperature sotto lo zero rischiando l’ipotermia (i colpi di tosse sono reali dovuti alla bronchite), si è infilato dentro ad una vera carcassa, ha mangiato fegato crudo di bisonte (lui che è vegetariano), ha portato sulle spalle per mesi una pelliccia di 45 kg, ed è stato ricoperto da formiche, importate appositamente dalla Columbia Britannica per ben due volte, visto che la prima consegna di insetti non ha resistito alle temperature rigide.
La scena delle formiche non è stata poi inserita nel montaggio finale!

6. Tom Hardy non ha mai nascosto che lavorare nel film fu veramente duro ed esasperante.
Per le rigide temperature, le riprese che durarono nove mesi, orari impossibili per sfruttare la luce naturale e la maniacalità di Iñárritu.
Così a fine riprese decise di strozzare (per finta?) il regista e fece stampare delle magliette con la foto!
Hardy ha negato di aver dato un pugno a Iñárritu, anche se ci ha pensato spesso.
Durante la promozione del film DiCaprio aveva assicurato a Hardy che di sicuro sarebbe stato nominato agli Oscar per il ruolo di Fitzgerald ma lui non ci credeva affatto.
Così fecero una scommessa e quando gli Academy confermarono la nomination a Hardy, lui si dovette tatuare sul braccio la scritta: “Leo Knows All” (Leo sa tutto).

7. Il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki si è portato a casa per questo film il suo terzo Oscar consecutivo, dopo “Gravity” e “Birdman”. Per questo lungometraggio ha usato la sola luce naturale con una difficoltà estrema viste le rigide temperature (anche – 40 gradi) che non facevano funzionare le attrezzature.

8. Spesso il 40% della giornata lavorativa veniva spesa solo per portare le attrezzature nelle zone dove si sarebbero girate le scene. Vista la poca luce le riprese duravano al massimo poche ore.

9. Nonostante la produzione avesse pianificato di girare l’intero film in Canada, l’arrivo della primavera e del caldo ha costretto la troupe a spostarsi nella Terra del Fuoco, in Argentina, per girare le ultime sequenze.

10. Il budget del film passò da 60 milioni a ben 135 milioni durante la lavorazione. Fu comunque un successo di critica e pubblico con ben 533 milioni di incasso. Vinse tre Oscar (regia, attore, fotografia), tre Golden Globe e quattro BAFTA.

11. Per esigenze di copione DiCaprio ha portato la barba lunga per 18 mesi.

12. La scena dell’orso è praticamente l’unica in cui è stata usata la CGI, DiCaprio però è stato realmente lanciato in aria e sballottato a terra grazie ad un sistema di cavi.