15 Curiosità sul cult “L’avvocato del diavolo” (1997)

1. Il film prende spunto dal libro omonimo di Andrew Neiderman del 1990. Anche lì la trama si reggeva sulla corruzione dell’animo umano e del libero arbitrio.

2. Keanu Reeves si abbassò clamorosamente il cachet per far si che la produzione potesse ingaggiare Al Pacino per la parte di John Milton.

3. Il nome John Milton ovviamente non è stato scelto a caso ma è quello dell’autore del poema epico “Paradiso Perduto” (1667) che racconta l’episodio biblico della caduta dell’uomo: la tentazione di Adamo ed Eva ad opera di Satana e la loro cacciata dal giardino dell’Eden.

4. La citazione di Al Pacino “meglio regnare all’Inferno che servire in Paradiso” viene proprio da “Paradiso Perduto”.

5. Alcune scene sono state girate nell’appartamento di Donald Trump a New York.

6. Quando entra in scena Connie Nielsen (Christabella) parla nella versione originale in italiano, ma in Italia è stato deciso di farla parlare in spagnolo.

7. Charlize Theron, in uno dei suoi primi ruoli, decise di passare dei mesi a contatto con uno psicoanalista per rendere al meglio la fragilità interiore del suo personaggio.

8. Prima di Taylor Hackford, alla regia venne considerato Joel Schumacher, che avrebbe voluto Brad Pitt nei panni del protagonista Kevin Lomax.

9. La piscina che si vede sopra un grattacielo di New York in realtà non esiste ed è stata creata in un secondo momento digitalmente.

10. Keanu Reeves ha passato diverso tempo insieme ad alcuni avvocati di New York per essere il più credibile possibile sullo schermo.

11. Lo Scultore Frederick Hart ha mosso accuse di violazione del diritto d’autore contro i produttori del film . Nell’abitazione dell’avvocato John Milton appare una scultura molto simile a quella che Hart ha realizzato per la Cattedrale episcopale di Washington nota come “Ex Nihilo”. Per ovviare ad una possibile censura in seguito al reclamo, la Warner Bros. fu costretta ad inserire la dicitura “ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale”, dopo una negoziazione con lo scultore.

12. Al Pacino non era convinto del film e accettò di partecipare solo dopo cinque volte che gli venne presentata una sceneggiatura diversa da quella iniziale.

13. Nella scena finale John Milton viene colpito più volte dai proiettili sparati da Kevin ma in seguito è ben visibile che camicia e giacca sono completamente immacolate.

14. Il celebre promoter sportivo Don King, in città in quel periodo per un importante incontro di boxe, è stato ingaggiato dalla produzione per una comparsata proprio all’ultimo momento.

15. Il film costò 57 milioni di dollari e ne incassò 152 di milioni, generando un buon profitto.