
1. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Arthur Golden, pubblicato nel 1997. Golden fu denunciato dalla ex geisha Mineko Iwasaki. Mineko aveva aiutato Golden nella stesura del libro, dandogli informazioni importanti ma chiedendo l’assoluta riservatezza, mentre Golden la citò nei ringraziamenti a fondo libro. Alla fine nel 2003 la casa editrice e la Iwasaki si accordarono per una cifra non resa pubblica e lei scrisse le sue memorie autobiografiche nel libro “Storia proibita di una Geisha. Una storia vera”.
2. Nel cast soltanto Ken Watanabe, Youki Kudoh e Suzuka Ohgo sono giapponesi, mentre le protagoniste Zhang Ziyi e Gong Li sono cittadine cinesi e Michelle Yeoh è malese di origine cinese. Questo creò grande malumore fra il pubblico ma la produzione decise di scegliere attrici cinesi perché molto più conosciute a livello internazionale rispetto a quelle giapponesi.

3. John Williams ha rinunciato a comporre la colonna sonora di “Harry Potter e il calice di fuoco” per poter realizzare quella di questo film. Questa è la prima volta in cui il compositore non è stato contattato da una produzione ma ha chiesto espressamente di lavorare ad un lungometraggio.
4. Zhang Ziyi ha avuto grossi problemi di reazione allergica alle lenti a contatto azzurre che doveva portare sul set per il ruolo di Sayuri.
5. Nei giorni prima di una première a Tokyo, Zhang Ziyi ricevette nella sua camera d’albergo un pacco contenente diversi Kimono antichi di pregevole fattura.
La mittente era una signora anziana che solo guardando il trailer del film si era emozionata e commossa, perché le erano tornati in mente i tempi in cui era stata una Geisha.
L’attrice non poté rimanere indifferente e riuscì così a contattare la donna e a portarla alla prima del film.

6. I diritti per la realizzazione del film vennero comprati per un milione di dollari.
7. Inizialmente doveva essere Steven Spielberg il regista del film dopo “Salvate il soldato Ryan” ma alla fine dovette abbandonare per i troppo progetti a cui stava prendendo parte. Così decise solamente di produrre l’opera e la regia passò nelle mani di Rob Marshall che dopo anni da coreografo a Broadway aveva appena fatto centro di critica e pubblico con il suo primo lungometraggio “Chicago” (2002).
8. La scena in cui Hatsumomo (Gong Li) decide di strappare dal muro un poster appeso da Sayuri è molto simile proprio a una delle scene di apertura di “Chicago”. Il personaggio interpretato da Catherine Zeta-Jones fa esattamente la stessa cosa di Hatsumomo.
9. L’antropologa e scrittrice Liza Dalby, specializzata in cultura giapponese, venne chiamata come consulente sul set. In seguito disse che in realtà regista e produttori non ascoltarono affatto i suoi consigli, definendo il film un’occasione persa.
10. Le riprese si svolsero per lo più in California per gli interni, mentre molti esterni vennero girati a Kyoto e dintorni.

11. Il film è costato 85 milioni di dollari e ne ha incassati 162. Ha vinto anche tre Oscar (fotografia, scenografia e costumi).
12. In Cina il film venne bandito, perché era inaccettabile che una Cinese interpretasse una Giapponese, per lo più Geisha.