1. Il film è tratto dall’omonimo fumetto di Frank Miller uscito per la Dark Horse Comics fra il 1991 e il 2000.
2. Il lungometraggio è diviso in tre episodi, che raccontano tre storie dell’opera originale di Miller: “Un duro addio”, “Quel bastardo giallo” e “Un’abbuffata di morte”. All’inizio e alla fine del film viene accennata la parte che nel fumetto corrisponde al racconto “Il cliente ha sempre ragione”.
1. Nel 1996 Nicolas Cage si fece avanti per interpretare Tony Stark. Nel 2004 Tom Cruise fu ad un passo dall’avere il ruolo, ma quando la regia arrivò nelle mani di Jon Favreau, lui fece in tutti i modi per ingaggiare Robert Downey Jr..
2. Downey Jr. ai tempi stava uscendo da poco dai suoi problemi di dipendenze e la casa di produzione non lo voleva assolutamente come protagonista. Favreau riuscì a far capire alla dirigenza che Robert era invece l’esempio perfetto di Tony Stark nel mondo reale.
3. Quando iniziarono le riprese del film la sceneggiatura non era ancora terminata e la maggior parte dei dialoghi furono improvvisati sul momento.
4. Il villain doveva essere il Mandarino ma poi si decise per Obadiah Stane / Iron Monger.
5. Quando Stan Lee creò il personaggio nei fumetti si ispirò ad Howard Hughes (ricordiamo il film “The Aviator” sulla sua vita). Downey Jr. oltre ad aver messo molto di se stesso ha preso spunto dalla vita di Elon Musk.
6. Stuart Gordon, Joss Whedon, Nick Cassavetes e Quentin Tarantino sono stati accostati alla regia del film negli anni in cui il progetto passò di mano in mano fra diverse case di produzione.
7. Downey Jr., prima del film, si è sottoposto per svariati mesi ad un training massacrante che prevedeva 5 allenamenti settimanali ma qui non ha mostrato le sue doti nel Wing Chun come poi fatto in “Sherlock Holmes”.
8. Sam Rockwell fece il provino per Tony Stark. Non venne preso ma ricontattato in seguito per il sequel nei panni di Justin Hammer.
9. Il suono udibile nell’Head-Up Display (HUD) – il visore a sovrimpressione di Stark – nell’istante in cui un bersaglio viene acquisito è lo stesso del cannone laser del videogioco Space Invaders del 1978.
10. Jon Favreau voleva a tutti i costi Rachel McAdams per la parte di Pepper Potts ma qui alla fine la spuntò la produzione con Gwyneth Paltrow.
11. Favreau nel film interpreta il braccio destro di Tony Stark, Happy Hogan.
12. Il colonnello James Rhodes è interpretato da Terrence Howard ma dal sequel in poi da Don Cheadle. Howard in seguito disse di avere firmato un contratto per tre film ma che la produzione lo contattò per tagliare drasticamente il suo cachet dal secondo film in poi, per pagare di più Downey Jr. Howard a quel punto lasciò il personaggio.
13. In una scena Tony Stark commenta in tono sarcastico il segno di pace fatto dal soldato: “Amo la pace. Sarei disoccupato con la pace” Dopo pochi minuti quel soldato muore davanti ai suoi occhi. Per questo da li in poi quel gesto di pace viene fatto regolarmente da Tony in tutti in film, in ricordo del soldato e mostrando a noi che ora è un uomo diverso, che ha come unico scopo la pace.
14. L’agente Coulson, interpretato da Clark Gregg aveva una parte molto più piccola ed era conosciuto solo come “Agente”. Mentre le riprese andavano avanti Favreau capì il suo potenziale e lo rese un personaggio sempre più importante per l’universo Marvel.
15. A fronte di un budget di 140 milioni di dollari il film ne incassò quasi 600 e aprì la strada ai successi dei film Marvel.
1. L’idea nacque da una discussione fra il fumettista Mark Millar e il regista Matthew Vaughn ai tempi della loro collaborazione su “Kick-Ass”. Entrambi pensavano che i film di spionaggio si stessero prendendo troppo sul serio ultimamente e che ci volesse qualcosa di più divertente, così Millar scrisse la miniserie a fumetti “The Secret Service” e Vaughn abbandonò “X-Men – Giorni di un futuro passato” (dopo aver realizzato X-Men – L’inizio) per girare un film da quella miniserie.
2. Colin Firth fu il primo ad essere ingaggiato e si allenò duramente per mesi per realizzare più scene d’azione possibili da solo.
1. Per la scena del domino in cui il protagonista ribalta le tessere per formare una gigantesca V, sono state usate 22.000 tesserine. Sono state necessarie 200 ore per assemblare il tutto, e alla scena ci lavorarono quattro assemblatori di domino professionisti.
2. Natalie Portman ha rivelato che sognava da sempre di rasarsi i capelli ma che per motivi di lavoro non aveva mai potuto farlo. Finalmente grazie a questo film ci riuscì.
3. Per più di un mese sotto la maschera di V c’era James Purefoy e non Hugo Weaving. Purefoy abbandonò il set perché non riusciva proprio a recitare con una maschera costantemente sul volto. A quel punto le Wachowski (produttrici del film) contattarono Weaving che aveva già lavorato con loro nella trilogia di “Matrix”. Hugo recitò e poi si doppiò in seguito e soprattutto doppiò anche delle scene girate da Purefoy poi finite nel montaggio finale.
1. Vennero creati diversi costumi per il protagonista, costati ognuno la bellezza di 100.000 dollari. Durante le riprese ne vennero rubati quattro!
2. La prima scena girata è quella di Peter febbricitante dopo esser stato morso dal ragno.
3. Tobey Maguire era felicissimo di essere stato preso per il ruolo e aver spodestato centinaia di altri candidati… per poi confessare di non aver mai letto un fumetto di Spider-Man.