1. Il film si è ispirato ad un articolo giornalistico intitolato “Top Guns” uscito su “California Magazine” nel 1983. L’articolo era dedicato all’addestramento dei piloti da caccia Top Gun che avveniva alla Miramar Naval Air Station di San Diego.
2. Il Dipartimento della Difesa statunitense decise di sponsorizzare e finanziare il film.
1. Il film è liberamente tratto dal libro biografico: “A Beautiful Mind: a Biography of John Forbes Nash, Jr., Winner of the Nobel Prize in Economics” del 1998, scritto dalla giornalista Sylvia Nasar.
2. Russell Crowe iniziò a girare qualche giorno dopo la vittoria del suo Oscar per il “Gladiatore” (2000). Anche per questo film venne candidato ma alla fine la statuetta la vinse Denzel Washington per “Training Day”.
1. Il film è tratto dal romanzo omonimo del 1978 di Hubert Selby Jr. Selby ha poi collaborato con Aronofsky per la sceneggiatura.
2. Un mese prima delle riprese il regista Darren Aronofsky impose ai protagonisti Jared Leto e Marlon Wayans di privarsi completamente di zuccheri e di non fare sesso. Così da capire meglio le conseguenze fisiche e psichiche di un’astinenza.
3. La scena ripresa dall’alto di Jennifer Connelly nella vasca da bagno è una replica esatta di una sequenza del film d’animazione giapponese “Perfect Blue” (1997). Il regista acquistò i diritti per un remake della pellicola al solo scopo di poter replicare quella scena.
4. Nel film ci sono ben 2.000 stacchi nel montaggio.
5. Durante il monologo in cui Ellen Burstyn descrive cosa si prova invecchiando, il direttore della fotografia Matthew Libatique lasciò scivolare la macchina da presa, perdendo per un attimo l’inquadratura. Aronofsky chiamò il cut e chiese immediatamente spiegazioni. Si accorse che Libatique si era realmente commosso, appannando l’obiettivo della cinepresa. La sequenza girata è rimasta nel film.
6. Ellen Burstyn venne candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista ma alla fine la statuetta la vinse Julia Roberts per “Erin Brockovich”.
7. Durante la consegna di una partita di droga ai protagonisti, si vede un uomo che mangia un’arancia. È un omaggio a “Il Padrino” (1972) dove le arance erano presagio di sventure.
8. Hubert Selby Jr., appare in un cameo nei panni di uno dei secondini che curano Tyrone. Anche Darren Aronofsky compare in veste di uno degli ospiti di Big Tim.
9. Aronofsky voleva, per il ruolo del protagonista, l’attore Giovanni Ribisi, perché assomigliava fisicamente al personaggio descritto nel romanzo.
10. Le scene dello show televisivo di Tappy Tibbons furono girate in un solo giorno, e l’attore Christopher McDonald improvvisò gran parte delle battute. Alla fine delle riprese, le comparse che erano state il suo “pubblico” gli tributarono una standing ovation.
11. Jared Leto perse circa 12 chili per il ruolo.
12. La scena della conversazione telefonica tra Harry e Marion venne girata simultaneamente in stanze adiacenti con una connessione telefonica dal vivo, in modo da catturare le diverse reazioni in tempo reale.
13. Quando Ellen Burstyn lesse per la prima volta lo script offertole dal regista, lo trovò terribile e rifiutò la parte. Fu solo la visione del precedente film di Aronofsky “Pi greco – Il teorema del delirio” a farle cambiare idea.
14. La Burstyn ha passato quattro ore in sala trucco ogni mattina circondata da protesi di ogni tipo, indossando 4 diversi colli finti (sia grassi che emaciati) due differenti strati di grasso (uno da 18 chili e uno da 9) e nove diverse parrucche.
15. Inizialmente Aronofsky voleva che i tre giovani protagonisti avessero solamente fra i 14 e i 16 anni. Questo secondo lui avrebbe reso il film ancora più devastante ma la produzione si oppose, dicendo che il film così non sarebbe mai uscito nelle sale.
16. La parola eroina non viene mai pronunciata.
17. Per immedesimarsi nel personaggio di Marion, che è una stilista, Jennifer Connelly iniziò a confezionarsi da sé i propri abiti, e finì col diventare costumista del proprio guardaroba scenico. Il padre di Marion lavora nell’industria tessile, e così pure il padre della Connelly.
18. L’allucinazione in cui Harry cade venne ottenuta collocando la telecamera all’estremità della corda di un bungee-jumping e facendo una prova per assicurarsi che si sarebbe fermata a pochi centimetri dal suolo.
19. Neve Campbell fu la prima scelta per il ruolo di Marion Silver, ma rifiutò quando scoprì che includeva nudità.
20. In una delle allucinazioni di Sara, uno degli assistenti dello studio televisivo immaginario passa a Ellen Burstyn una scheda col simbolo del pi greco sul retro. Richiamo al debutto da regista di Aronofsky.
1. Lo sceneggiatore (Terry Jones dei Monty Python) voleva che il re dei Goblin si rivelasse solo nel finale. Il regista Jim Henson (creatore dei Muppet) si oppose all’idea.
2. Le scenografie e le creature vennero realizzate prendendo spunto dai lavori di Brian Froud, che aveva collaborato con Jim Henson in “The Dark Crystal”.
3. I produttori avevano pensato a Michael Jackson per la parte di Jareth. Il regista voleva invece Sting, ma alla fine cedette alla insistenze dei suoi figli nel dare la parte a Bowie.