12 curiosità su “Contact” (1997)

1. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1985 di Carl Sagan. Sagan scrisse anche il soggetto per il film incorporando gli studi del fisico teorico Kip Thorne sui wormhole e sui viaggi spaziali. Thorne fu consulente anche per il film “Interstellar” (2014).

2. L’idea di scandagliare lo spazio alla ricerca di trasmissioni radio che possano ricondurre a forme di vita intelligenti su corpi celesti diversi dalla Terra è concretizzata nel progetto SETI (“Search for Extra-Terrestrial Intelligence”), tuttora esistente dagli anni sessanta.

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/ Matthew McConaughey: la gestione del successo e… sua madre

In un passaggio della sua autobiografia “Greenlights” McConaughey racconta di come sua madre si comportò quando lui divenne veramente famoso… decisamente una situazione non facile da gestire:

“Dopo il successo ottenuto da “Il Momento di Uccidere”, tutto cambiò intorno a me, non riuscivo a distinguere la realtà dalla finzione. Mi si era spalancato il cielo e non sentivo più la terra sotto i piedi. Rotto il differenziale, crollate le mie fondamenta spirituali.

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/ 15 Curiosità su INTERSTELLAR (2014)

1. Appena i protagonisti atterrano sul pianeta acquatico, parte una colonna sonora con un click ogni 1.25 secondi.
Ogni click rappresenta un giorno passato sul pianeta terra!

2. Nolan volle assolutamente Matthew McConaughey nella parte del protagonista, dopo averlo visto in MUD (2012).

3. Jonathan Nolan iniziò a scrivere la sceneggiatura quando al timone del progetto c’era Steven Spielberg. Quando Spielberg abbandonò fu Jonathan a chiedere a suo fratello Christopher se volesse dirigerlo.

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La Trasformazione di Matthew McConaughey in “Dallas Buyers Club”

“Mi sono imposto un impegno costante. La parte più difficile è stata proprio arrivare fino alla fine di quella dannata scelta.
Era mia responsabilità.
Ho fatto la “cosa più intelligente”: mi sono dato cinque mesi per perdere peso, senza alcun esercizio, soltanto una dieta estrema che consisteva in budino di tapioca, tre albumi di mattina e poco più di un etto di pesce e verdure a pranzo e a cena.
Però potevo bere tutto il vino che volevo. Quando la fame prendeva il sopravvento succhiavo dei cubetti di ghiaccio.

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