20 emozionanti curiosità su “Schindler’s List” (1993)

1. Il film si ispira al romanzo “La lista di Schindler” (1982) di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler.

2. Steven Spielberg non ha voluto ricevere alcun compenso per il film, perché secondo lui erano soldi sporchi di sangue, ha deciso di usare parte degli incassi per creare la “Survivors of the Shoah Visual History Foundation”, organizzazione no-profit per una collezione audio-video delle testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti.

3. Tim Roth è stato considerato per il ruolo di Amon Goeth. La parte andò a Ralph Fiennes, ai tempi ancora poco conosciuto, che ingrassò tredici chili per il ruolo.

4. Scorsese era molto interessato a dirigere il film ma pensò che un regista ebreo avrebbe avuto una sensibilità maggiore nel realizzarlo. Così chiese a Spielberg di lasciargli girare “Cape Fear”, lasciandogli strada libera per “Schindler’s List”.

5. Spielberg mentre girava l’opera doveva anche seguire la post produzione di “Jurassic Park”. Il dover passare da una storia del genere ai dinosauri ogni settimana, lo stava mettendo in crisi, non riuscendo a trovare un equilibrio interiore. Per questo ci pensò Robin Williams, che lo chiamava spesso, lo faceva ridere a crepapelle al telefono e poi buttava giù senza neanche salutare. (La storia è raccontata approfonditamente in un altro articolo nel sito).

6. Durante le riprese Ben Kingsley, che interpreta Itzhak Stern, conservava una foto di Anna Frank nella tasca del cappotto. Alcuni anni più tardi Kingsley interpretò Otto Frank, padre di Anna, nella serie “Anne Frank: The Whole Story”.

7. Inizialmente la parte di Schindler fu proposta agli attori Stellan Skarsgård, Harrison Ford e Bruno Ganz, ma questi ultimi rifiutarono. Mel Gibson e Kevin Costner si fecero avanti di loro spontanea volontà per il ruolo ma alla fine Spielberg scelse Liam Neeson, per il suo volto molto particolare. Neeson in seguito firmò per interpretare Abramo Lincoln proprio per Spielberg ma lo slittamento di anni delle riprese lo fece desistere.

8. Le riprese furono interamente realizzate a Cracovia e nel campo di concentramento di Kraków-Plaszów. Venne allestito un set utilizzando le piantine originali del campo dell’epoca. 

9. Spielberg decise di non pianificare il film con uno storyboard ma di girare come se fosse un documentario. Il 40% delle riprese sono state realizzate con una camera a mano e in tutto ci vollero 72 giorni (quattro in meno del previsto).

10. La bambina con il cappotto rosso si chiama Oliwia Dabrowska e ai tempi aveva tre anni. Spielberg le disse di non guardare il film finché non fosse maggiorenne e invece lei ad undici anni lo guardò e ne rimase inorridita. Quando però fu più grande diede una nuova chance al film e capì che Spielberg aveva ragione e che doveva essere più adulta per comprendere appieno l’opera a cui aveva preso parte. (Storia raccontata approfonditamente in un altro articolo nel sito).

11. L’idea della bambina con il cappotto rosso venne a Spielberg sul set di “Always” dopo che Audrey Hepburn gli raccontò di questa bambina fatta salire con la forza su un treno durante la guerra e che questa immagine non riusciva a dimenticarla.

12. Costato 22 milioni di dollari ne incassò 321 di milioni nel mondo e si portò a casa sette Oscar.

13. Roman Polanski inizialmente fu accostato al progetto ma rifiutò perché non si sentiva ancora pronto ad affrontare l’Olocausto. Aveva vissuto nel ghetto di Cracovia fino all’età di 8 anni e la madre morì nel campo di concentramento di Auschwitz. Polanski avrebbe poi diretto il suo film sull’Olocausto, “Il pianista”.

14. I costumi delle ventimila comparse sono tutti abiti reali dell’epoca che la produzione comprò dalla popolazione polacca.

15. Liam Neeson e Ralph Fiennes sono diventati amici fraterni dopo questo film.

16. Steven Spielberg appare in un breve cameo nel film: è un Ebreo che attraversa il campo alla fine del film.

17. Il titolo originale del film ha un doppio significato: in inglese List viene tradotto come Lista mentre in lingua yiddish significa Trucco: “Il trucco di Schindler”.

18. All’inizio Spielberg voleva girare le scene ambientate ad Auschwitz nel vero ex campo di concentramento ma cambiò idea quando entrando nel lager la sua macchina da presa si inceppò. Il regista lo prese come un segno…

19. Quando Steven Spielberg ha mostrato il primo montaggio a John Williams, il compositore era così commosso che dovette fare una passeggiata per alcuni minuti per riprendersi. Al suo ritorno Williams disse a Spielberg che il film avrebbe meritato un compositore migliore. Spielberg rispose: “Lo so, ma sono tutti morti.”. Williams vinse l’Oscar.

20. Spielberg e molti membri della troupe non vollero assistere alle riprese della scena dove gli ebrei anziani vengono costretti a correre nudi durante la selezione da parte dei medici nazisti ad Auschwitz.