Recensione: Indiana Jones e il quadrante del destino (2023)

Eccomi qua a scrivere dell’ultimo film della saga di Indiana Jones. Dico (e spero) ultimo perché Harrison Ford ha confermato che non indosserà più il cappello del personaggio che tanto abbiamo amato e che decisamente meritava un addio migliore dopo quello scempio del “Regno del teschio di cristallo”… e alla fine con questo quinto film avremo decisamente un ricordo migliore del personaggio creato da George Lucas e reso immortale dai primi tre film diretti da Steven Spielberg.

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15 Curiosità su “Toy Story” (1995)

1. L’idea originale del film è basata su una coppia di giocattoli che John Lasseter aveva da bambino, sui quali sono costruiti i personaggi di Woody e Buzz.

2. Nello script iniziale, l’interesse amoroso di Woody sarebbe dovuta essere una Barbie, ma Mattel rifiutò il consenso ad inserire la bambola nel film perché credeva che la pellicola sarebbe stata un flop. Dopo il successo del primo capitolo invece, tornò sui suoi passi: Barbie infatti appare in “Toy Story 2 – Woody e Buzz alla Riscossa”.

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15 Curiosità su “9 settimane e mezzo” (1986)

1. La sceneggiatura del film è liberamente ispirata a un racconto a spunto autobiografico del 1978, scritto dall’ex giornalista austriaca Ingeborg Day, in arte Elizabeth McNeill. Il racconto narrava della difficile relazione di una mercante d’arte con un uomo d’affari, e traeva ispirazione da reali vicende dell’autrice.

2. Il noto pornoattore Ron Jeremy ebbe il ruolo di “consulente tecnico” per le scene erotiche del film.

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15 Curiosità sul film “La famiglia Addams” (1991)

1. Inizialmente la Orion doveva produrre il film con il mini budget di 5 milioni di dollari ma i costi iniziarono a lievitare e così vendette i diritti alla Paramount che investì 30 milioni di dollari e alla fine ne incassò quasi 200 di milioni e realizzò un sequel nel 1993.

2. Tim Burton e Terry Gilliam vennero contattati per dirigere il film ma entrambi rifiutarono. Burton perché impegnato con i due “Batman”. Venne così ingaggiato il debuttante Barry Sonnenfeld che fino a quel momento aveva lavorato come direttore della fotografia.

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